Amministrazione Catalano S.r.l.
12-06-2023
NUOVO Decreto acqua
Il 21 Marzo 2023 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 18/2023, riguardante le acque destinate al consumo umano che abroga il Decreto legislativo 31/2001 e s.m.i.
L`obiettivo principale del D. Lgs 18/2023 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano è quello di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone salubrità e pulizia. A cosa si applica? A tutte le acque destinate al consumo umano, ovvero tutte le acque trattate o non trattate, destinate a uso potabile, culinario o per la preparazione di cibi o per altri usi domestici in locali sia pubblici sia privati. In questa definizione rientra anche l`acqua calda sanitaria fornita dal sistema di distribuzione interno nei locali pubblici e privati. LE NOVITÀ PRESENTI: - Limplementazione di un approccio basato sullanalisi del rischio: Al fine di garantire la sicurezza delle acque sono stati stabiliti requisiti di igiene per i materiali che entrano in contatto con le acque potabili e per i reagenti chimici da impiegare nel loro trattamento. Sarà obbligatorio dal 2029 redigere un vero e proprio documento di Analisi dei rischi idrici, per le strutture prioritarie di Classe A, B,C,D (edifici di grandi dimensioni non civili e molto affollati, come Ospedali, strutture sanitarie, centri ambulatoriali, strutture ricettive, ristorazione Scuole, Caserme, palestre, centri sportivi etc.). Per le strutture non prioritarie (Classe E) , ricompresi i condomini, uffici, attività commerciali ecc. non vi è un obbligo di redazione DVR (almeno per ora). Viene però specificato che nel caso di edifici di grandi dimensioni o molto vetusti (antecedenti gli anni 70) è altamente consigliata la stesura di misure di prevenzione e controllo e un piano di controllo periodico (analisi di routine). Nelle stesse strutture (antecedenti gli anni 70) è inoltre necessario da subito aggiungere alle analisi di potabilità il parametro piombo. - Figura del gestore della distribuzione idrica interna Viene introdotta la figura del Gestore della distribuzione idrica interna (GIDI), definita come il proprietario, il titolare, lamministratore, il direttore o qualsiasi soggetto, anche se delegato o appaltato, che sia responsabile del sistema idropotabile di distribuzione interno ai locali pubblici e privati, collocato fra il punto di consegna (contatore) e il punto duso dellacqua (rubinetto). Per cui lamministratore di Condominio diventa GIDI. Il GIDI è tenuto ad assicurare che la qualità dellacqua distribuita nelledificio di sua responsabilità si mantenga potabile, ovvero non subisca variazioni in termini di salubrità e pulizia, dal contatore fino al punto di utilizzo finale. Nei casi in cui è presente un POZZO che distribuisce acqua destinata ad uso potabile, lamministratore/gestore della struttura oltre che GIDI diventa un GESTORE IDROPOTABILE, con i medesimi doveri in ambito di controllo previsti per il gestore dellacquedotto pubblico. Dovrà inoltre dal 2027 eseguire una valutazione e gestione del rischio dellintero sistema idrico. - Obblighi del GIDI Garantire la corretta gestione e manutenzione degli impianti eseguendo dei controlli periodici (analisi di laboratorio) e se prevista una corretta Analisi dei rischi. Qualora le acque pur essendo conformi al contatore non risultassero esserlo al rubinetto a causa di alterazioni riconducibili al sistema di distribuzione interno o alla sua manutenzione: lASL competente dispone che il GIDI adotti misure adeguate per il ripristino della salubrità. Il Decreto prevede una sanzione amministrativa da 5.000 a 30.000 euro per il GIDI LEGIONELLA Confermando la rilevanza sanitaria di questo batterio, il Decreto 18/2023 ha introdotto il parametro Legionella spp. tra quelli da determinare per la valutazione del rischio dei sistemi di distribuzione domestici (Valore limite di 1000 ufc/L). Rimane in vigore la necessità di redigere un Documento di Valutazione del rischio LEGIONELLA in tutti i luoghi di lavoro (D. Lgs 81/2008). Introduzione di nuovi parametri da determinare con particolare attenzione al Piombo (cloriti, clorati, PFAS ecc.) Sono stati aggiornati gli elenchi dei parametri da determinare e, in alcuni casi, i limiti da rispettare sia per le reti pubbliche che private. Per il Gestore della distribuzione idrica interna (GIDI) tale modifica riguarda in particolare la determinazione dei metalli pesanti (Piombo in primis) soprattutto negli impianti degli edifici più datati (antecedenti gli anni 70). Il Decreto non prevede una lista dei parametri specifici per le analisi in ambito condominiale, ma lascia la valutazione del rischio al GIDI. Tratto da Eurocert, 18 Aprile 2023